Suburra seconda stagione
I fans di Suburra possono finalmente gioire: la loro serie TV preferita è finalmente tornata con i nuovi episodi della seconda stagione, che è partita ufficialmente venerdì scorso, 22 febbraio. Si torna dunque a parlare dei personaggi che vogliono mettere le mani su Roma e non solo, con tante storie che vanno a intrecciarsi tra loro a livello personale, con tanto di affetti che rischiano di mettere a serio rischio anche la semplice riuscita degli affari privati.
Si torna dunque a parlare dei protagonisti che hanno reso Suburra 2 una delle serie TV più attese tra quelle andate in onda sugli schermi di Netflix, in particolare tra le produzioni italiane. E in attesa di scoprire se ci sarà spazio anche in TV per questa serie che sul web ha avuto un grande seguito – anche sulla base del film al quale ha fatto da prequel – scopriamo come sono andate le cose nel primo episodio della seconda stagione di Suburra.
Livia torna a casa
Uno degli aspetti che hanno tenuto di più con il fiato sospeso gli affezionati di Suburra 2, era senza dubbio la situazione di Livia Adami, la sorella di Aureliano. Livia torna a Ostia mentre il fratello continua la sua opera di espansione in quel di Ostia, ovviamente con la forza che lo contraddistingue e con il sostegno degli altri membri della famiglia. Per quanto riguarda amici e conoscenti, Aureliano fa fatica a fidarsi di qualcuno, specialmente dopo il ritorno di Livia.
Il ritrovamento di Livia passa attraverso un lungo piano di Aureliano, che ha come elemento di spinta principale la vendetta. Ovviamente l’obiettivo del capo – interpretato da Alessandro Borghi – è anche quello di tenere Samurai lontano dalla propria zona di operazione, proprio perché anche quest’ultimo si è messo alla ricerca di Livia. È di fondamentale importanza, infatti, che la donna firmi i documenti che consentono a Samurai di mettere le mani sui terreni al porto di Ostia.
La posizione di Spadino
Ovviamente non ci siamo dimenticati di Spadino, altra figura fondamentale per le vicende di Suburra 2 ma in questo caso messo quasi in secondo piano dal resto della famiglia. L’esponente della famiglia Anacleti agisce da attore non protagonista, quasi disinteressato, alla situazione dei suoi familiari che tengono in ostaggio Livia Adami. Ma a rendere ancor più grave e meno potente la situazione di Spadino ci pensa la madre, decisamente il motore degli Anacleti.
La donna, infatti, strappa via il potere al figlio, facendogli chiaramente che non c’è alcuna possibilità di vederlo all’opera in un ruolo di primo piano. Così va a ricomporsi una specie di triade, con Spadino che si riavvicina ad Aureliano, mentre a completare il gruppo ci pensa Lele, il quale sembra finalmente riuscire a tirare fuori gli attributi dopo una vita trascorsa sotto l’ala eccessivamente protettiva del madre e dopo aver acquisito una posizione lavorativa di tutto rispetto.
I ruoli di Lele e Cinaglia
Proprio il ruolo di Lele inizia a diventare importante all’improvviso e non senza destare sospetti. Da studente sbadato senza né arte né parte, nel giro di pochi mesi diventa vice ispettore al commissariato di Ostia. Proprio le sue amicizie di “spessore” sembrano portarlo quasi in cima, ma c’è da dire che oltre agli inevitabili aiuti che gli vengono affibbiati il fatto di essere vicino ad Aureliano e Spadino lo abbiano fatto diventare una persona diversa sul piano del carattere.
E poi c’è Amedeo Cinaglia, l’uomo del popolo che tutto vede e tutto sente, ma che alla fine sfrutta il suo ruolo di consigliere assume una posizione di rilievo. Finora non aveva colpito più di tanto, ma la sua candidatura a sindaco di Roma lo rende finalmente degno di nota, visto che i suoi voti diventano l’ago della bilancia. E alla fine, anche Cinaglia si rivelò un protagonista di Suburra 2…