Banche più “green” a parole… ma i fatti raccontano un’altra storia
Si parla tantissimo, soprattutto negli ultimi mesi, dell’importanza della sostenibilità e dell’attenzione all’impatto ambientale delle attività produttive. Vale sia per la manifattura che per i servizi. E non fa eccezione il settore delle banche e in generale delle attività finanziarie, che sembrano tutte molto più attente a questi temi.
Il problema è che la realtà spesso è diversa da quella che sembra…
L’impegno di facciata delle banche
Sotto questo punto di vista, le banche si sono date molto da fare a pubblicizzare le loro attività a zero impatto ambientale e i loro investimenti sostenibili in asset ESG. Grandi annunci, che però alla prova dei fatti si dimostrano soprattutto chiacchiere. Insomma un modo per darsi una facciata pulita e sensibile, quando invece si fa ben altro.
Un dato è eclatante: le 60 più grandi banche del mondo, durante il quinquennio trascorso da quando sono stati firmati gli accordi di Parigi sul clima, hanno pompato oltre 3.800 miliardi di dollari nell’industria dei combustibili fossili.
…ma gli investimenti fossili rendono
In barba agli annunci pomposi sul rispetto del clima e della sostenibilità, non soltanto non si vedono figure di inversione del trend nel comportamento delle banche, ma addirittura hanno accresciuto il loro impegno nel finanziamento del fossile durante lo scorso anno.
E’ evidente che la retorica del green piace, ma non viene proprio rispettata.
Quanto hanno speso le banche
Se lo scopo dell’accordo di Parigi era incoraggiare i comportamenti virtuosi e ridurre rapidamente le emissioni di carbonio, nel comportamento delle banche non si può ravvisare tutto questo impegno.
Ma del resto la logica del denaro è per loro ancora quella prevalente.
In questo senso chi ha fatto il contrario di quello che predica è JpMorgan, che dal 2016 al 2020 ha finanziato (direttamente o tramite la sottoscrizione di bond) aziende fossili per 317 miliardi di dollari. Ben distante è Citi, che ha investito 238 miliardi di dollari in 5 anni.
A beneficiare di questi fiumi di denaro è stata soprattutto Exxon Mobil, che solo nel 2020 ha ottenuto finanziamenti per 7,5 miliardi di dollari (metà di quelli dell’intero quinquennio).