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Banche, scatta l’alert pandemia dovuto all’impennata dei Non Perfoming Loans

Negli ultimi anni lo stato di salute delle banche europee era molto migliorato, anche per via dei rigidi requisiti varati dopo la crisi del 2008-09. Le banche italiane sono tra quelle che hanno vissuto un percorso molto travagliato per rimettersi in piedi, in special modo per la necessità di liberarsi del gravoso carico di NPL (Non performing loans).
Ma lo scoppio della pandemia ci ha riportati qualche passo indietro, e soprattutto per i piccoli istituti (come dice in governatore di Bankitalia Visco) potrebbe essere un vero dramma.

Banche e Non performing loans

Le banche piccole sono infatti quelle più esposte ai rischi causati dalla pandemia coronavirus Covid-19. Dopo il picco del 2015, i nostri istituti hanno accelerato il passo per ridurre i Non Performing Loans. Tanto che alla fine del 2019, poco prima che scoppiasse l’emergenza pandemica, erano scesi al 7,2% del totale.
La pandemia ha però innescato una nuova recessione, ha fatto crollare il PIL e spinto sull’orlo del baratro molte imprese, che hanno problemi di liquidità. Inevitabilmente molte di esse non saranno più in grado di onorare i propri debiti, e questo avrà un impatto anche sui fatturati delle banche.

Pericolo insolvenze

Il rischio di insolvenza, vera spina nel fianco dell’economia per anni, è tornato a farsi prepotente. I Non Performing Loans infatti cresceranno in modo preoccupante. Al punto che potrebbe essere di nuovo necessario salvare qualche banca. Anche per le banche più sane riaffiorerà il grosso problema di avere “in pancia” troppi titoli a rischio. Soprattutto quando le misure di sostegno varate dai governi verranno ritirate, e le imprese dovranno reggersi con le sole proprie forze. Molte non ce la faranno.

Banche piccole a maggiore rischio

E’ chiaro che l’esposizione al rischio di credito potrebbe essere maggiore tra gli istituti meno rilevanti. Il motivo è semplice: una diversa composizione dei portafogli di finanziamenti, tra titoli di Stato, obbligazioni societarie, CFD. Mancando dei cuscinetti, potrebbero essere colpiti anche i loro depositi, con possibili effetti domino negativi su altre piccole banche. Inoltre va tenuto ben presente che in questi anni di tassi di interesse molto bassi, i margini di profitto si sono già ridotti in modo forte.