I beni rifugio con la strategia del lockdown sono tornati all’onore della cronaca come testimoniato dal rally dell’oro che si è verificato nel marzo del 2020 che ha portato l’oro a sfondare il precedente massimo storico oltrepassando la soglia di 2 mila dollari oncia.
Investitori e risparmiatori piccoli e grandi si sono precipitati a convertire in oro i propri investimenti azionari o in valuta innescando un rialzo del prezzo che si è placato solo con i primi evidenti segnali di ripresa.
Il prezioso metallo giallo è il bene rifugio per eccellenza in quanto il suo valore tende ad aumentare proprio quando gli altri asset diminuiscono di valore, spesso viene acquistato anche direttamente in oro fisico che può essere convertito in valuta subito attraverso uno dei molti compro oro Firenze o altro luogo.
Se il prezioso metallo giallo è uno dei beni rifugio per eccellenza esistono anche altri metalli che ricoprono questo ruolo, uno è l’argento che pur essendo molto meno costoso rappresenta una valida alternativa all’oro soprattutto quando quest’ultimo comincia a costare troppo e gli investitori cominciano a ritenerlo poco conveniente.
A seguito della crisi innescata dalla strategia del lockdown una volta che l’oro si è apprezzato su livelli troppo alti anche il prezzo dell’argento è cominciato ad aumentare arrivando ad avere performance di prezzo superiori al metallo giallo.
I beni rifugio sono un vero e proprio paracadute per mantenere la ricchezza per questo motivo non devono essere considerati investimenti con finalità di guadagno ma piuttosto di mantenimento del valore del proprio capitale.
Altre tipologie di beni rifugio sono alcuno oggetti che mantengono il proprio valore poiché possano contare su un mercato di appassionati che sono sempre disposti ad acquistarli.
Tra questi ci sono gli oggetti di antiquariato particolarmente rari e preziosi come quadri, sculture, ecc, ci sono anche alcuni tipi di orologi di lusso che possono essere considerati beni rifugio, è il caso dei Rolex che sono sempre ricercati soprattutto dalle persone benestanti.
Questi non perdono il proprio valore ne in condizioni di mercato normali che durante le crisi economiche e possono essere considerati veri e propri investimenti.