Biancavilla (CT) – Pubblicato “Non posso arrendermi” di Alfio Cantarella
Redazione
Dalla collaborazione fra Alfio Cantarella e il cantautore Riccardo Lasero, autore, arrangiatore e produttore, che ha cooperato con artisti come Franco Tozzi (fratello di Umberto Tozzi), Elisabetta Viviani, Cristina D’Avena, Piero Cassano (fondatore e membro storico dei Matia Bazar), Franco Fasano, Andrea Lo Vecchio, il M° Ninni Carucci, Giorgio Vanni, Clara Serina dei Cavalieri del Re, Stefania Mantelli (ex componente de Le Mele Verdi di Mitzi Amoroso) e altri è nato l’album dal titolo “Non posso arrendermi”, dall’omonimo singolo, il quale ha costituito l’anticipazione dell’intero lavoro ed il cui scopo è di veicolare a quante più persone possibili il messaggio di non demordere, anche di fronte alle avversità, che stanno colpendo le vite di ognuno. L’album, presentato il 15 febbraio 2021, contiene 12 tracce più una bonus track, ovvero la versione Radio Edit (versione breve) del brano “La prima della classe”, che nella sua stesura originale supera i 6 minuti di durata. Tante le tematiche nonché le atmosfere musicali differenti, tanti gli autori ed i musicisti, che hanno contribuito al disco con la propria sensibilità e professionalità. Di seguito, la descrizione dettagliata di ogni singolo brano: “Le canzoni d’amore” rappresenta una ballata pop evidenziante l’importanza delle canzoni d’amore sia nei momenti felici di una relazione, sia quando questa finisce. È il modo giusto per cominciare, perché l’album è in gran parte incentrato sull’amore. Testo e musica sono di Giancarlo Benericetti (che suona anche la chitarra acustica) e Riccardo Lasero (che in tutto il disco sia approccia alle tastiere e nelle vesti di polistrumentista). In “Una vita in bianco e nero” vi è un dialogo tra padre e figlia, in cui Alfio sottolinea con rimpianto le differenze tra gli anni della sua giovinezza e il modo di vivere attuale. Il testo è stato scritto da Alfio Cantarella, Rita Bombaci e Riccardo Lasero, mentre la musica, pop up-tempo, è stata composta da Bombaci e Lasero. “Donna mia”, un rhythm’n’blues scandito dai fraseggi della chitarra di Manuel Marzano, è una dedica ed una dichiarazione d’amore d’un cantante alla propria donna. Il testo è di Alfio Cantarella e Riccardo Lasero, mentre la musica del solo Lasero. “L’emigrante” riproduce la storia di un’Italia di tanti anni fa, ma sempre attuale: il racconto d’un ragazzo del Sud, che abbandonò il suo paese e la sua famiglia per cercare fortuna; situazione un tempo vissuta da molti giovani, ma in fondo anche oggi, nel mondo globalizzato, siamo tutti un po’ migranti. Il brano è stato scritto dal cantautore (figlio di immigrati) Michele Auddino, con musica di stampo gitano composta da Auddino e Drimardo. Trovano spazio le chitarre classiche di Auddino e Sergio Giuliani, il basso di Giulio Manca e la fisarmonica suonata da Riccardo Lasero. Con “La prima della classe” si ascolta una ballad d’atmosfera, che ci riporta ai tempi dei primi amori, spesso non corrisposti o solo immaginati, nati sui banchi della scuola. Il protagonista, ormai adulto e realizzatosi come cantante, si trova a rincontrare oggi quella ragazzina, che tanto gli aveva fatto battere il cuore suscitando nostalgia e qualche rimpianto. Testo e musica sono opera del cantautore Riccardo Lasero, anche produttore e arrangiatore dell’intero album. In “Un sentimento che non muore”, brano pop, che nell’inciso strizza l’occhio agli anni ’80, la tematica è quella del desiderio e della passione, che ancora lega una coppia alla fine d’una relazione, specialmente quando da una delle due parti c’è ancora un sentimento che non muore. Il testo è stato scritto da Sabrina Mantovani, la musica composta da Riccardo Lasero. Chitarre di Clarence Claresi, come in diversi altri brani. Ne “L’orizzonte” si descrive un viaggio nella memoria sino a tornare al momento del passaggio fra l’adolescenza e l’età adulta. La voglia di crescere in fretta ed il successivo disincanto, allorquando ci si rende conto che il periodo più bello e libero della vita si trova purtroppo ormai alle proprie spalle, senza alcuna possibilità di tornare indietro. Il testo è di Mario Gucciardi. La musica (di respiro internazionale) è stata composta da Riccardo Lasero e Gianni Lui, che troviamo anche nel ruolo di chitarrista ritmico e solista. “Amami così”, una canzone di genere funky-dance, descrive il primo incontro casuale fra un uomo ed una donna, contrassegnato da attrazione reciproca, timidezza di lui, intraprendenza di lei e passione. È una delle canzoni più “leggere” del disco, un possibile singolo estivo. Testo di Alfio Cantarella, Rita Bombaci e Riccardo Lasero, che è anche il compositore del brano. Con “Aspettando” si è innamorati d’una donna, innamorata di un altro uomo, che però non mostra interesse verso di lei. Ascoltare i suoi sogni d’amore, assistere alla sua sofferenza, soffrendo per lei, starle accanto come amico nella speranza che lei si accorga che forse la felicità è più vicina di quanto possa immaginare, nonostante non riesca a percepirla. Testo e musica di questa ballad rock sono opera di Riccardo Lasero. Le chitarre sono suonate da Davide Rizzo ed il basso da Luca Pietrapertosa. La titletrack dell’album “Non posso arrendermi” è un brano dalle tematiche sociali, una riflessione sul vivere d’oggi, sulle sue problematiche, sulla deriva dell’uomo; il tutto affrontato non con rassegnazione, bensì con la voglia d’andare sempre avanti e col desiderio che un giorno possa essere riscoperta l’importanza di certi valori, cominciando col tornare a godere delle piccole gioie della vita. Il testo è stato scritto da Alfio Cantarella e Riccardo Lasero; la musica è stata composta da Lasero. Si tratta di un brano d’ampio respiro internazionale, il che viene sottolineato anche dall’incisiva performance della vocalist Carmen Sherry. Alle chitarre Carlo Longo, anche tecnico del suono dell’intero album. Con “Nino”, una canzone nata sull’onda emotiva della scomparsa del caro amico di Alfio Cantarella, Nino Cubito, cui è dedicata, traspare tutto il dolore e al tempo stesso la rabbia per un amico, che non c’è più, strappato troppo presto alla vita da un male incurabile. Il testo è stato scritto dallo stesso Alfio, che qui compare anche come compositore ed arrangiatore insieme a Riccardo Lasero. Infine “Per far felice una donna” si chiude il cerchio tornando a parlare d’amore: lo si fa con una canzone molto delicata, un lento di grande atmosfera ed una specie di affresco musicale, dolce e melodioso costituente un omaggio a tutte le donne. Il testo e la musica sono opera di Marco Drimardo.