Economia reale, la crisi durerà ancora molto tempo. Eppure i mercati lo ignorano…
Il rapporto tra l’economia reale e il mercato dei capitali è indubbiamente cambiato. Fino a qualche decennio fa il secondo fungeva da supporto al primo. Gli forniva il lubrificante per funzionare a dovere. Adesso il rapporto si è rovesciato, ed è abbastanza evidente che sia il secondo a trainare il primo.
Il rapporto tra economia reale e mercati
La differenza non è affatto sottile. E la dimostrazione è ciò che sta accadendo in questo periodo dominato dal coronavirus e dalla crisi economica profonda. Quando il mercato dei capitali cade, l’economia reale ne paga le conseguenze. Quando vola, l’economia reale ne trae beneficio. Il meccanismo opposto però non è altrettanto efficace. Se vediamo quanto accaduto negli ultimi trenta giorni, i contraccolpi subiti dall’economia reale non si sono sempre trasmessi al mercato dei capitali.
C’è anche un altro aspetto interessante. I movimenti di mercati sono prodotti soprattutto dai trader al dettaglio, e non dagli investitori di lungo periodo. In pratica il gioco lo conducono quelli che puntano ad un orizzonte di breve periodo. Meno spazio hanno invece quelli che – ad esempio – comprano azioni per partecipare al business nel lungo termine. Ma i dati economici non preannunciano riprese all’orizzonte, anzi il peggio deve ancora arrivare. Non si sono segnali di inversione, ne’ inverted hammer all’orizzonte. Eppure è come le l’ansia da ripresa economica la faccia vedere anche dove non c’è.
Troppa fiducia nelle banche centrali
Ancora più preoccupante è che gli investitori pare siano sovrastimando gli effetti delle decisioni di politica monetaria della Fed e delle altre banche centrali. Se andiamo a vedere l’andamento delle Borse, ci rendiamo conto che c’è stata una impennata subito dopo che gli istituti centrali hanno cominciato a tagliare tassi e iniettare liquidità nei mercati.
Ma è chiaro che serpeggia troppa fiducia in giro. Malgrado ci siano tanti campanelli d’allarme. Gli operatori dei mercati si sono proiettati alla Fase3 con troppo anticipo. Il fatto che FEd o BCE possano comprare debito corporate investment grade e/o high yield, non esclude che queste compagnie possano fallire. Peraltro molti si muovono sul mercato dei capitali prezzando i semplici annunci. spieghiamo meglio: a marzo la Fed paventò l’ipotesi di acquistare Etf IG. Il mercato si gettò subito su di essi, ma poi all’annuncio della FED non è stato dato seguito. Le intenzioni sono una cosa, la realtà è un’altra. Così come il mercato è una cosa, l’economia reale un’altra.