L’AD Claudio Descalzi parla di Milano, dei traguardi raggiunti da Eni in città e delle opportunità che offre alle grandi aziende nell’intervista rilasciata a MF.
Rinascita e trasformazione, l’esempio di Milano: MF intervista l’AD di Eni Claudio Descalzi
Claudio Descalzi racconta Milano. L’AD di Eni è stato intervistato da Milano Finanza, che a seguito dell’inchiesta «Investire su Milano?» pubblicata lo scorso 16 novembre, ha deciso di raccogliere commenti e opinioni sul tema. "Alla base di tutti i grandi successi ci sono sempre le persone e credo che il segreto di Milano sia proprio nella classe dirigente che popola i suoi ambiti economici e sociali" sostiene l’AD di Eni. È "nuova, moderna" e "ha saputo puntare con forza sull’apertura internazionale e sulle professionalità" oltre a "indirizzare lo sviluppo economico locale verso quei settori con le maggiori potenzialità, come l’arredo, il design, la moda, il commercio al dettaglio, per citarne alcuni". Per Claudio Descalzi rappresenta "l’ottima sintesi tra imprenditorialità, creatività, efficienza, ricerca, innovazione, formazione, qualità della vita". Non a caso è la città in cui Enrico Mattei decise di trasferirsi nel 1929, in piena crisi finanziaria, dando inizio alle sue fortune da innovatore.
Claudio Descalzi a MF: Eni a Milano, uno scambio di valore reciproco
"Per Eni Milano è sinonimo di opportunità e successo": lo sottolinea Claudio Descalzi nell’intervista a Milano Finanza spiegando come nell’area di San Donato Milanese, il "quartier generale dei nostri core business Upstream e Gas&Power", si concentri "una parte significativa delle nostre attività di ricerca tecnologica e abbiamo il cuore di tutto il nostro processo di digitalizzazione, due elementi strategici per noi fondamentali che ci consentiranno di evolvere verso un futuro di energia a impatto ambientale sempre più ridotto". L’AD parla anche delle opportunità che Milano offre al Gruppo: "Costituire delle partnership proficue e di eccellenza, come per esempio quella orientata alla ricerca tecnologica con il Politecnico". Claudio Descalzi sottolinea inoltre come Milano "con la sua rinascita e trasformazione" possa essere da esempio per altre realtà italiane e rappresentare "una sorta di best practice in termini di mentalità e approccio allo sviluppo". "L’obiettivo deve essere quello di un Paese con tante realtà forti e complementari, non di una città traino più forte delle altre" conclude l’AD precisando che la capitale d’Italia sia e debba restare Roma.