Gli effetti della fatturazione elettronica nel recupero dei crediti insoluti
Dal 1 gennaio 2019, la fatturazione elettronica è diventata obbligatoria, portando con sé molti cambiamenti e tanti vantaggi rispetto al metodo precedente, soprattutto, nel settore del recupero crediti insoluti, dove le novità riguardano in particolare gli aspetti legati al recupero giudiziale del credito che rende la procedura più snella ed economica per il creditore.
Vediamo cos’è la fattura elettronica, quali sono i soggetti interessati e quali sono gli effetti sul recupero crediti.
Note introduttive sulla fatturazione elettronica
Dal punto di vista dei contenuti, la fattura elettronica è l’equivalente della cartacea, la firma digitale e la marcatura temporale, ne assicurano l’autenticità e l’integrità dal momento che viene emessa fino al termine utile di conservazione dei dieci anni.
L’emissione della fatturazione elettronica è obbligatoria per tutti i possessori di partita IVA, ad eccezione di alcuni soggetti che sono stati esclusivi dall’obbligatorietà.
Tra gli esclusi all’obbligo di fatturazione elettronica ci sono:
- Partite Iva in regime forfettario e regimi dei minimi
- Produttori agricoli in regime speciale
- Soggetti che erogano prestazioni sanitarie ( solo per le prestazioni oggetto di trasmissione dati al sistema TS)
- Associazione sportive dilettantistiche che dichiarano ricavi sotto i 65.000 euro
Chi è tra i forfettari e i soggetti in regime di vantaggio può scegliere comunque di utilizzare la fatturazione elettronica, seguendo le disposizione di legge del provvedimento del 30 aprile 2018.
La differenza rispetto alla fatturazione classica
Uno dei maggiori vantaggi della fatturazione elettronica rispetto a quella classica è che la prima è automaticamente una garanzia per l’ufficialità del documento emesso.
Con la fattura classica capita spesso che, in caso di mancato pagamento, il cliente si giustifichi sostenendo di non aver ricevuto la fattura.
Le cause di questa mancata ricezione possono essere molteplici tra cui un ritardo postale nella consegna o lo smarrimento della posta; l’e-mail con allegato il documento finito nella casella di posta indesiderata o un’accidentale cancellazione della stessa.
Questo comporta una grande perdita di tempo e il dover inviare nuovamente la fattura nella speranza che l’invio vada a buon fine, aggiungendo ulteriore ritardo per il pagamento della stessa.
Grazie alla fatturazione elettronica questi problemi non si presenteranno più, poiché il cliente viene avvisato automaticamente dal Sistema di Interscambio di tutte le fatture ricevute e sarà impossibile ignorarne la ricezione. In questo modo anche il loro pagamento potrà essere più veloce e il cliente non potrà giustificarsi dicendo di non aver mai ricevuto la fattura.
Gli effetti della fatturazione digitale nella gestione dei crediti
La fatturazione elettronica, oltre ad aver snellito diversi passaggi e i tempi di invio e ricezione delle fatture, ha avuto degli effetti positivi anche nei processi di recupero crediti. Gli esperti della società Rinaldo Vaira S.a.S. specializzata in recupero crediti a Cuneo e Alba ci hanno spiegato cosa cambia per i creditori.
Grazie alla e-fattura, infatti, un debitore che non paga una fattura, non può giustificarsi dietro la mancata ricezione del documento, per cui è subito possibile avviare la pratica di recupero crediti, passando prima per la fase stragiudiziale e, in caso di insuccesso, procedere a quella giudiziale, senza dover richiedere l’intervento del notaio per confermare l’autenticità della fattura.
La fattura elettronica è un documento autentico e immodificabile per sua stessa natura, al fine di fornire una prova scritta del credito insoluto, è possibile allegare al ricorso per decreto ingiuntivo i duplicati informatici presenti nel SDI che hanno lo stesso valore giuridico dell’originale, rendendone inutile e superflua l’autenticazione da parte del notaio.
Come comportarsi con un credito insoluto quando è stata emessa una fattura elettronica
Se il debitore non paga e ci si ritrova con un credito insoluto in presenza dell’invio della fattura elettronica, la procedura di recupero credito resta la stessa di quando viene emessa una fattura cartacea.
È necessario rivolgersi a una società di recupero crediti che avvierà la fase stragiudiziale in cui cercherà di recuperare il credito insoluto tramite avvisi e accordi bonari. In caso il debitore continui a non pagare il suo debito, si passa alla fase giudiziale.
In questa fase, come detto, la fatturazione elettronica semplifica il passaggio del dover dimostrare l’esistenza del credito tramite un documento ufficiale, poiché tale documento non ha più bisogno dell’autenticazione notarile per avere validità.
Anche in presenza di fattura elettronica, il debitore può presentare opposizione alla richiesta di pagamento, in questo caso il creditore deve presentare ogni possibile prova, come un contratto o un ordine a sostegno ulteriore della sua pretesa.
Per cui, nella fase di recupero credito, il creditore deve poter sempre dimostrare l’effettiva esistenza del credito se richiesto dalla controparte, al fine di evitare il rischio di emissione di fatture non dovute.