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Mercati finanziari, quale sarà l’asset dominante del prossimo decennio?

Ogni decennio vissuto sui mercati finanziari si caratterizza per la presenza di un asset dominante, qualcosa che ha attraversato diversi anni rimanendo sempre al centro dell’interesse degli operatori. Quale potrebbe essere quello del prossimo decennio?

I trend dei mercati finanziari degli ultimi decenni

Anzitutto ripercorriamo la storia. Nel corso degli anni Novanta, questo ruolo venne assunto dai prodotti cartacei. Molti investitori sono ancora abbastanza giovani dal non ricordare come finì questo periodo: lo scoppio della bolla delle TMT (società tecnologiche, di media e di telecomunicazioni). Un gran numero di aziende che si occupavano di Internet e di e-commerce viaggiò sulla cresta dell’onda per molto tempo, accompagnate da una fiducia cieca nelle loro capacità. Finirono però col perdere ogni valore sui mercati finanziari. Con esse il Nasdaq, l’indice tech di Wall street, che crollò del 75% in due anni.

Dagli asset fisici ai rifugi sicuri

Gli anni di inizio Millennio hanno visto emergere gli asset fisici, che però hanno la sfortunata capacità di diventare delle passività. Il decennio appena concluso invece è stato caratterizzato dal dominio degli asset sicuri sui mercati finanziari, come oro e bond.

Il basso costo e la riconquista del valore

Il decennio appena iniziato potrebbe invece essere quello degli asset a basso costo. Anzitutto però bisogna chiedersi come mai l’era degli asset sicuri volge al capolinea. Finora il loro principale driver sui mercati è stata la tendenza al ribasso dei tassi d’interesse a 40 anni. Dopo essere scivolati sotto la loro media mobile per molto tempo, adesso però si sono praticamente azzerati (così è nella maggior parte delle principali economie) e quindi anche il driver ha esaurito la sua spinta. I mercati finanziari cercheranno qualcos’altro.

Gli investimenti a basso costo sono l’identikit perfetto per rispondere a questa esigenza. Anzitutto per il divario di valutazione molto elevata tra prezzo e valore. Il mercato per molto tempo ha dimenticato l’importanza della valutazione di un asset, continuando a premiare quelli che “tiravano” di più. Hanno fatto trading sui volumi e non sui valori. A breve però la valutazione tornerà ad avere il suo ruolo di primaria importanza. E quando le valutazioni si allungano così tanto come oggi, l’inversione è incisiva.