Oro e argento sono tra i metalli preziosi più conosciuti ed apprezzati sia per il loro aspetto estetico che per la solidità del loro valore ma adesso sembra che la corsa ai metalli rari debba ampliarsi a molti altri.
Per quanto riguarda oro e argento già oggi esistono in circolazione importanti quantità che possano essere recuperate con il riciclo da parte di attività come questo compro oro Firenze e il recupero dei metalli da dispositivi elettronici e digitali obsoleti.
La tanto decantata rivoluzione green che si vuole attuare nei prossimi anni sembra debba per forza di cose passare attraverso l’estrazione di quantità enormi di metalli necessari all’elettrificazione.
Un passaggio che se può salvare il pianeta dalla co2 potrebbe però provocare danni in vari altri ambiti, estrarre metalli è una attività che l’uomo realizza dalla notte dei tempi.
Ma anche questa immette in aria la tanto nominata anidride carbonica a causa dell’utilizzo di macchinari e fonti di energia che in molte zone di estrazione dovranno essere prodotte con combustibili fossili.
Negli ultimi tempi si sta parlando molto di sfruttare i giacimenti sotto al mare, una ipotesi che potrebbe essere fattibile già da adesso a livello tecnico ma che ha sollevato molte critiche anche autorevoli da parte di scienziati e ambientalisti.
Se lo sfruttamento delle miniere sottomarine potrebbe limitare il rilascio di co2 durante le estrazioni gli effetti collaterali sul mare e l’ambiente marino potrebbe portare a conseguenze ancora peggiori delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera.
Anche molte specie marine potrebbero diventare a rischio di estinzione o di drastica riduzione per le attività estrattive necessarie al recupero di oro e argento oltreché di vari altri metalli rari.
In fondo al mare si avrebbe a che fare con ecosistemi delicatissimi che potrebbero modificarsi con il cambiamento di equilibrio.
Per questi motivi il passaggio ad una economia green lascia molti dubbi da risolvere visto che si deve passare ad un modello di sviluppo che necessità comunque di danni ambientali di rilievo.