Palladio più prezioso dell’oro. Ma perché oggi vale oltre 200 dollari l’oncia?
Dici metallo prezioso, e tutti pensano subito all’oro. Ma sarà il caso di aggiornare i nostri processi mentali, giacché è il palladio il nuovo re dei metalli pregiati. Il prezzo non mente: 1550 circa per l’oro, oltre 2000 dollari invece per il semi-conosciuto palladio.
Le industrie chiedono più palladio
Ma a cosa si deve questo esorbitante valore? Come sempre è la legge del mercato che fa il prezzo. Ovvero domanda e offerta. Sotto questo punto di vista l’oro è governato da un processo semplice. Essendo il classico bene rifugio, il suo valore aumenta nei periodi in cui l’economia ristagna o ci sono turbolenze internazionali. E’ accaduto così anche nell’ultimo anno. La quotazione, complice la guerra commerciale tra Usa e Cina, ha preso la via della salita ed è giunta ai nuovi record di 7 anni.
Per il palladio il discorso è diverso. Questo metallo non viene usato solo in gioielleria, anzi quello è ormai molto residuale. La sua grande importanza è legata ai processi industriali, visto che viene adottato per la costruzione delle marmitte per le auto meno inquinanti. Questo ha fatto esplodere la domanda negli ultimi anni. L’offerta però non tiene il passo. Sono infatti soltanto due i paesi che producono questo metallo prezioso, ovvero Russia e Sudafrica. Assieme generano quasi i tre quarti della produzione mondiale. Tuttavia le miniere del Sud Africa sono sempre più al limite, mentre le riserve russe sono quasi esaurite.
Deficit di offerta = prezzi in rally
Sul mercato si è quindi generato uno squilibrio importante tra domanda e offerta, e questo ha generato una fortissima pressione sui prezzi. Soltanto nell’ultimo anno sono saliti del 55%, e i pattern di continuazione del trend dicono che la pressione al rialzo persiste. Ma se questo già fa sobbalzare gli amanti degli investimenti, non è nulla in confronto dal +350% che è stato registrato dal 2000.
La domanda logica però è se questa “bolla” potrà durare ancora o è destinata a scoppiare. Chi comprende che cos’è la volatilità e che implicazioni ha, sa bene che delle escursioni di prezzo così elevate non sono sostenibili nel lungo periodo. Fermo restando quindi che è impensabile che questa marcia così impetuosa possa continuare ancora per molto tempo, il punto è capire fin dove potrà spingersi. Sotto questo aspetto, la brutta notizia giunge proprio dal settore automobilistico. Infatti la tecnologia sta procedendo a passi da gigante per il taglio delle emissioni inquinanti, grazie ai modelli “ibridi” e quelli esclusivamente elettrici. Quando la diffusione di questi modelli comincerà ad essere davvero estesa, allora per il palladio i tempi della sbornia finiranno. E l’oro forse si riprenderà il suo scettro.