L’intervista di Pangea ad Andrea Mascetti: l’avvocato varesino, da giugno coordinatore della Commissione Arte e Cultura di Fondazione Cariplo, illustra i progetti dell’ente in ambito culturale e letterario.
Pangea intervista Andrea Mascetti: l’impegno in Commissione Arte e Cultura di Fondazione Cariplo
“Leggere è come “sperimentare”, se stessi e il vasto mondo; è uno dei pochi strumenti di libertà che ci permettono di comprendere la complessità dell’esistere e le mille sfaccettature di questa nostra condizione umana”: intervistato da Pangea, Andrea Mascetti parla dell’impegno nella Commissione Arte e Cultura di Fondazione Cariplo. Nominato coordinatore lo scorso giugno, l’avvocato varesino intende riportare la lettura al centro della formazione culturale, in particolare dei giovani, contribuendo anche a ridefinire sempre più concretamente il rapporto tra cultura e mondo del lavoro. Si inserisce in quest’ottica il rilancio delle librerie indipendenti: “L’idea è quella di uscire dalle strade obbligate, o meglio da quelle già indicate da altri. Oggi nelle città si vedono due catene di librerie, forse tre, sempre le stesse. I piccoli editori indipendenti arrancano, salvo alcuni che resistono con piglio e originalità”. È forse il “trionfo del generalismo” come lo definisce Andrea Mascetti: “Sapere poco di tutto e nulla di ciò che veramente vale. Il modello Wikipedia è giunto alla sua ennesima potenza. E così anche la lettura è stata divorata dal Leviatano”.
Andrea Mascetti: cultura e politica oggi dovrebbero essere l’una specchio dell’altra
Nell’intervista a Pangea, Andrea Mascetti sottolinea anche come i rapporti tra politica e cultura siano oggi profondamente mutati: “Ci fu un tempo in cui la Cultura era uno strumento mirabile della Politica. Ed infatti le due cose dovrebbero andare a braccetto; meglio, una dovrebbe essere lo specchio dell’altra”. Oggi non è più così: “In nessuno schieramento, sia chiaro. I politici dei giorni nostri considerano i temi culturali orpelli inadeguati ai tempi e alle necessità, anche elettorali, della odierna fase politica”. E Andrea Mascetti conclude evidenziando anche come ricerca culturale, intesa come atto individuale, e l’essere ‘buoni cittadini’ possano conciliarsi: “Come la preghiera e la meditazione operano per vie non conosciute ai più, anche la lettura o la discussione appassionata generano effetti sottili i cui esiti non possono esserci noti. Quando regalo un libro o, meglio ancora, quando vedo un giovane che si dedica ad una militanza culturale, magari allestendo un tavolo di libri che lui ritiene tanto speciali da essere diffusi, ecco, lì vedo e nutro una speranza”.