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Quali attività hanno bisogno della segnaletica antincendio

 

La sicurezza contro fiamme ed incendi è sempre in evoluzione e richiede specifiche attrezzature, procedure e segnaletiche dettate nello specifico dalla legge.

I cartelli, i simboli, le forme ed i pittogrammi richiesti per segnalare pericoli e la localizzazione delle attrezzature antincendio sono oggetto di specifiche previsioni legislative, tra cui il cosiddetto “Codice di prevenzione incendi” contenuto nel D.M. 3 Agosto 2015.

Questo decreto specifica che le norme per prevenire gli incendi si applicano a determinate attività, tra le quali troviamo: laboratori, officine e siti produttivi di sostanze rischiose, oltre a depositi e stabilimenti produttivi. Rientrano nella previsione normativa anche scuole, hotel, musei, gallerie ed archivi.

La segnaletica antincendio: forme, colori e simboli

La segnaletica di sicurezza utilizzata per informare dove si trovano le attrezzature antincendio o le uscite di sicurezza da prendere in caso di fiamme o fuochi ha caratteristiche particolari. È il D. Lgs. 81/08, Testo unico della sicurezza sul lavoro, che dà disposizioni in materia di segnaletica di sicurezza da esporre nelle varie aziende o attività.

In particolare la segnaletica antincendio si distingue per avere segnali di forma quadrata raffiguranti simboli bianchi su sfondo rosso. Questi segnali devono essere esposti “a bandiera”, cioè esposti in alto a sporgenza dal muro, in modo da poter essere chiaramente visibili in ogni condizione o situazione ambientale.

La segnaletica antincendio comunica la presenza di estintori, lance antincendio, l’ingresso per le scale antincendio e dove trovare il telefono per dare l’allarme. Questi segnali possono infine riportare delle frecce che guidano verso uno specifico punto o uscita di sicurezza.