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Quotazione Oro in Fase di Sensibilità a Fattori Esterni

L’aumento della quotazione oro che si è verificata in poche ore dall’attacco del drone americano al generale iraniano è un sintomo che deve essere letto con attenzione.
Nonostante a distanza di qualche giorno e con la distensione della crisi tra Usa e Iran il valore aureo sia rientrato su una quotazione oro più bassa ciò che è successo ci da il polso della situazione in cui si trova il ruolo dell’oro nello specifico ed in generale dei mercati azionari sempre più esposti agli eventi esterni che non hanno una connessione diretta con la finanza.
L’oro il bene rifugio per eccellenza è ormai divenuto un porto sicuro per molti investitori professionali e per risparmiatori di ogni livello, un ruolo ben giustificato dalla forte stabilità e dalla facilità di monetizzazione del suo valore che per quanto riguarda l’oro fisico può essere venduto anche presso un compro oro Prato o di qualsiasi altra città del mondo.
Certo una crisi geopolitica può essere un campanello di allarme che può mettere in tensione i mercati ma ciò che è avvenuto tra Usa e Iran è bel lontano dall’inizio di un nuovo conflitto almeno nell’immediatezza.
La reazione della quotazione oro che in poche ore è aumentata in modo consistente deriva da una situazione di tensione finanziaria che deriva da fattori globali più vicini al mondo della finanza come la guerra dei dazi tra Cina ed Usa.
Il confronto sui dazi tra le due potenze economiche mondiali pur essendo arrivato in una fase di relativa tregua non è certo considerato risolto soprattutto dai mercati azionari che dipendono dalla fiducia di investitori sempre più allarmati per la situazione di incertezza globale.
L’incertezza degli investitori piccoli e grandi oggi è una questione irrisolta che si protrae dal 2008 con il fallimento delle banche americane.
Nonostante sia passato più di un decennio ciò che è avvenuto non è mai stato dimenticato dagli investitori e nemmeno sono state date rassicurazioni tali da convincere i mercati azionari di esser entrati in una fase più sicura di quelle in cui si concretizzo una delle più grandi crisi finanziarie mai esistite.