Salute, spesa settimanale, praticità: i motivi che spingono sempre più fumatori a provare la sigaretta elettronica sono moltissimi. Tra questi, molti passano al fumo elettronico anche per la possibilità di poter fumare (o meglio svapare) in molti spazi chiusi, impossibile con le classiche bionde.
Tuttavia, anche l’uso delle e-cig è regolato da alcune norme di comportamento e legislative. Non è possibile produrre nuvoloni di fumo proprio dappertutto, con buona pace degli amanti del cloud chasing.
Sull’apparato legislativo, però, esistono ancora parecchi dubbi. Le regole sono cambiate di frequente soprattutto nell’ultimo biennio 2018-2019, con il nuovo boom delle e-sigarette. In particolare molti vapers si interrogano ancora sui luoghi in cui è possibile svapare con il proprio dispositivo e quali invece no.
Spieghiamo meglio dove si può fumare la sigaretta elettronica e dove invece è vietato dalla legge per non incappare in multe o lamentele.
Sigaretta elettronica nei locali pubblici
Anche se all’inizio si pensava che l’e-cig si potesse svapare ovunque, in realtà esistono delle regole che stabiliscono dove si può fumare l’e-sigaretta. Fortunatamente, questi posti sono piuttosto circoscritti e in molti locali pubblici l’utilizzo del dispositivo è consentito per legge.
Tuttavia, il fatto che sia consentito dallo Stato Italiano non significa per forza che sia permesso sempre. La Legge infatti assegna al responsabile del locale l’ultima parola sullo svapo: il titolare del locale, o l’autorità preposta, può decidere se permettere o vietarne l’utilizzo.
Così non esiste alcuna regola che proibisce di svapare in bar e ristoranti. Nella maggior parte di questi locali chiusi è concesso, purché il titolare non decida di chiedere alla clientela di non usare sigarette elettroniche nel suo locale (cosa assolutamente legittima).
Stessa cosa sui mezzi di trasporto (come autobus e taxi), negozi e uffici. In questo caso saranno i guardiani, gli autisti, i commessi o il datore di lavoro ad autorizzare o vietare l’e-sigaretta a clienti e dipendenti a piacimento o in base alle necessità.
Si può fumare la sigaretta elettronica in treno?
No, non è consentito fumare la sigaretta elettronica in treno. Anche per questi mezzi di trasporto vale la regola della discrezione: il fumo elettronico non sembra nuocere alla salute e non è pericoloso, ma la presenza di nuvole dense all’interno dei vagoni può importunare certi passeggeri.
È per questo che Italo e Trenitalia hanno imposto il divieto di fumare la sigaretta elettronica a bordo dei loro convogli. Non è vietato dalla Legge, ma è proibito dal fornitore del servizio. Non esiste nessun vincolo in cabine fumatori o nelle stazioni ferroviarie.
Luoghi dove non si può fumare con la sigaretta elettronica
Al netto di regolamenti interni alle strutture, quindi, i luoghi chiusi in cui non è consentito fumare la sigaretta elettronica per legge sono i seguenti:
- ospedali e strutture ospedalieri;
- istituti scolastici, statali e paritari, al chiuso e anche all’aperto;
- centri per l’impiego e di formazione professionale;
- carceri e istituti di detenzione minorili, incluse le scuole delle comunità di recupero.
Queste regole valgono per tutti i modelli di sigaretta elettronica, dai piccoli dispositivi tascabili alle grandi box mod.
Non è consentito nemmeno fumare la sigaretta elettronica in aereo e all’interno degli aeroporti: tutte le compagnie aeree hanno adottato misure di sicurezza molto stringenti, anche per il trasporto delle e-cig.