In occasione della due giorni romana dedicata alla transizione energetica in Italia, l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna Luigi Ferraris ha dialogato con “Il Messaggero” parlando del contesto attuale, delle priorità, degli investimenti, della cybersecurity e della nuova cooperazione con Snam.
Luigi Ferraris (Terna) agli Stati Generali della Transizione Energetica Italiana
Luigi Ferraris, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, è stato intervistato da “Il Messaggero” in occasione degli Stati Generali della Transizione Energetica Italiana. L’evento si è svolto nel corso di due giornate presso Palazzo della Cancelleria a Roma. Snam e Terna, in collaborazione con CDP, hanno presentato i risultati di uno studio congiunto sui futuri scenari del settore, a sostegno dei piani decennali di sviluppo delle reti di trasmissione di energia elettrica e gas. “Terna ha come prima responsabilità quella di accompagnare questo processo di transizione mantenendo la continuità, la qualità del servizio elettrico e adeguati standard di sicurezza” ha dichiarato Luigi Ferraris illustrando le principali sfide che la società si appresta ad affrontare nel corso del processo di transizione energetica in corso. “Occorre investire in reti che consentano di connettere le nuove risorse via via disponibili sotto il profilo degli investimenti rinnovabili o altre capacità. È importante, altresì, investire in stoccaggio di energia andando verso un modello caratterizzato da una presenza crescente di impianti solari e fotovoltaici”.
Luigi Ferraris: cybersecurity e il protocollo con Snam
Nel contesto attuale sarà “fondamentale non disperdere nulla dell’energia non appena è disponibile”, ha dichiarato Luigi Ferraris a “Il Messaggero”, evidenziando tra le esigenze da non sottovalutare anche quella di “sopperire alle carenze quando viene meno l’energia rinnovabile”. “Per noi gli investimenti in pompaggi sono importanti così come lo sono gli investimenti in batterie”. L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna ha sottolineato l’importanza degli investimenti in ricerca e sviluppo nel campo dell’idrogeno e verso nuove frontiere che aiutino a sfruttare al meglio tutte le risorse a nostra disposizione. 6,2 miliardi di euro sono già stati stanziati e verranno utilizzati per la rete italiana nei prossimi 5 anni. Non mancherà l’attenzione verso innovazione e digitalizzazione, perché “stiamo andando verso un mondo caratterizzato da una maggiore complessità e diversità rispetto al passato del modello di funzionamento del nostro sistema energetico”. Per quanto riguarda la cybersecurity, Luigi Ferraris ha affermato che questa è “fondamentale perché la gestione del dato caratterizzata da una rilevazione capillare di tutte queste nuove capacità di produzione che si affacciano presuppone una misurazione, una gestione, uno stoccaggio ed elaborazioni di soluzioni di algoritmi che verranno gestiti in ambienti di carattere informatico, quindi potenzialmente esposti ad attacchi cibernetici”. È proprio questo l’obiettivo della cooperazione con Snam e con altre istituzioni, perché “la prevenzione è estremamente importante”.