Mai come negli ultimi mesi dominati dalla crisi pandemica, un concetto come quello di volatilità è diventato di valore assoluto. E’ un fenomeno dalle numerose declinazioni, risultando arduo darne una definizione univoca.
La volatilità è intesa come oscillazione dell’umore, perché il nostro ha fatto su e giù in questi lunghi mesi. Volatilità è intesa come oscillazione della speranza e dei timori, e la volatilità – quella dei mercati – è intesa come oscillazione dei prezzi.
La volatilità sui mercati finanziari
Nelle stanze del potere economico, la prima cosa che si insegna è proprio la corretta gestione della volatilità.
Il boom del volatility swap
Ma siccome abbiamo detto che la volatilità comporta anche delle opportunità, non deve stupire la larga diffusione che in questo 2020 hanno avuto i Volatility swap.
Non sono strumenti alla portata di tutti, perché occorre una certa conoscenza finanziaria. Ad ogni modo il Volatility Swap è uno strumento derivato basato sulla differenza tra volatilità implicita e volatilità storica del sottostante.
Rispetto a tutti gli altri strumenti derivati, questo tipo di strumento consente di escludere quei fattori che impattano sul prezzo dell’asset. Vengono quasi del tutto sterilizzati i fattori tempo, tasso di interesse e finanche la variazione del prezzo del sottostante. Quello che è invece preminente è la variazione registrata dalla volatilità.
Altri strumenti per negoziare la volatilità
I modi per fare speculazione sfruttando il volatility swap sono almeno 3 (spread trading, hedging e directional trading). Ma i volatily swap sono solo uno degli strumenti che si possono usare per fare speculazioni sulla volatilità. Ad esempio ci sono i contratti per differenza CFD (altro strumenti di tipo derivato). Probabilmente i volatility swap non sono neanche lo strumento più semplice e alla portata di tutti.